"Ma cosa sono questi grani antichi che utilizzate per realizzare le vostre basi per pizza?"
"Esistono davvero dei grani antichi e dei grani moderni?"
Probabilmente non l'avreste mai detto, ma la differenza tra queste due tipologie di grani risiede in un piccolo dettaglio: la loro altezza!
Infatti, i cosiddetti "grani antichi" erano caratterizzati proprio da uno stelo molto lungo, che per guardarli in cima la maggior parte di noi avrebbe dovuto sollevare la testa, perché parliamo di ben 1.80cm!
Il problema di questo stelo molto lungo era che, a causa degli agenti atmosferici tendeva ad "allettarsi", cioè a piegarsi, il che lo rendeva improduttivo, in sostanza non poteva essere utilizzato! E così, negli ultimi decenni, per rispondere alle esigenze di un'industria alimentare che necessita di farine forti, dall'alto indice di glutine da lavorare velocemente e ad alte temperature, è stato creato il fatidico "grano moderno". Un'invenzione che fondamentalmente garantisce quantità elevate ed accorcia i processi produttivi.
Come, vi chiederete?
Sicuramente non è stato un processo semplice. All'epoca, fu coinvolto un gruppo di genetisti del CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare) in una ex fattoria sul lago di Bracciano.
In un campo di grano di forma circolare, circondato da uno spesso muro di cemento, venne posta una sorgente di cobalto radioattivo. Dopo essere state esposte alla sorgente radioattiva, le spighe subirono una mutazione genetica imprevedibile: la maggior parte moriva, alcune restavano deformi, ma occasionalmente poteva capitare che qualcuna migliorasse. In particolare, una spiga di Senatore Cappelli subì una mutazione che la rese nana, caratteristica importantissima perché come già accennato la rende “imbattibile” nei confronti degli agenti atmosferici. Da questa spiga nana incrociata con una varietà messicana nacque il grano Creso, che si può considerare il padre del grano moderno e tuttora la quinta varietà di grano più diffusa al mondo!
Quindi il grano moderno per poter essere utilizzato in quantità industriali è stato letteralmente abbassato attraverso una mutazione genetica. Sotto questo punto di vista quindi il grano antico può essere considerato più naturale perché non modificato geneticamente!
Ma questa non è sicuramente l'unica nota positiva di questa tipologia, infatti, i grani antichi, sono anche molto digeribili perché contengono un indice di glutine più basso.
Come se non bastasse provengono le intolleranze poiché irritano l'intestino meno di quelli moderni e sono molto più profumati!